Sì, è possibile: sarà sufficiente accedere ad un finanziamento la cui rata sia equiparata ai risparmi ottenuti dalla conversione in auto elettrica.
In pratica si calcolerà il risparmio ottenibile dalla trasformazione su base annua, si dividerà il risparmio ottenuto per dodici e si calibrerà il finanziamento in modo che la rata sa pagare mensilmente sia uguale al risparmio ricavabile dalla riqualificazione della vettura.
Per calcolare l'effettivo risparmio sarà necessario considerare almeno le voci principali, che sono:
- Incentivi alla conversione (in corso di approvazione) fino a 3.500€
- carburante, in base ai Km annui percorsi. L'energia elettrica costa circa un decimo.
- lubrificanti (non servono più)
- freni (si consumano di meno grazie al recupero energetico in frenata)
- filtri (non servono più)
- manutenzione ordinaria (tagliando - solo 100 euro l'anno per i controlli di legge)
- manutenzione straordinaria (praticamente nulla)
- fermi macchina (limitati al controllo annuo)
- tassa di circolazione (abolita per cinque anni e poi la metà)
- assicurazione (in genere dimezzata)
- parcheggi zone blu (gratis)
- accesso zone a traffico limitato (gratis)
- aumento del valore del veicolo (ammortamento in 10 anni)
In genere la rata risulterà compresa tra i 200 ed i 400 euro, anche in funzione del propulsore e del parco batterie installati.
Un'altra soluzione è quella di acquistare la conversione e di noleggiare le batterie.
CLICCANDO QUI potete scaricare il listino del noleggio in funzione del costo della batteria.
Con questo approccio il bilancio finanziario della conversione sarà pari a zero, mentre rimarranno tutti i vantaggi derivanti dalla conversione.
Tanto per capire quanto sia alla moda e politicamente corretto convertire un'auto in elettrica, Harry e Meghan se ne sono andati via, dopo le nozze, a bordo di una Jaguar E-Type del 1968 completamente elettrica.
La conversione in questo caso non è stata a costo zero, bensì ci sono volute circa 400.000 sterline!